Nel precedente post ti ho descritto un semplice esercizio di auto consapevolezza e auto contatto, utile per far emergere una sensazione di calma e sicurezza nei momenti più stressanti ed emotivamente difficili da tollerare.

È importante che ciascuno trovi strategie efficaci per stare bene, ma anche sane, ovvero capaci da rispettare la nostra persona sia sul piano fisico che psicologico. E che nella pratica quotidiana le sostituisca alle strategie disfunzionali con cui tendiamo a reagire alla sofferenza, consolidatesi nel corso della nostra storia personale (es. abuso di nicotina, sostanze, alcol, cibo, autolesionismo, iperlavoro): disfunzionali perché capaci solo a breve termine a farci soffrire meno, ma nel lungo termine inutili o perfino dannose.

Voglio proporti una seconda pratica che utilizza l’approccio immaginativo: una facoltà che tutte le persone hanno di creare nelle mente degli scenari (reali ma non presenti, ad esempio del passato, o fantastici) e di figurarseli in modo vivido e dettagliato attraverso l’attivazione dei vari sensi.

Il luogo compassionevole

In questo esercizio ti inviterò a immaginare e ad immergerti in un luogo “sicuro e compassionevole”: un luogo all’interno della tua mente che possa darti una sensazione di sicurezza e calma. Dopo aver ripetuto per qualche volta e assimilato l’esercizio, lo potrai fare ogni volta che senti il bisogno di concederti una pausa dal tran tran quotidiano. Se ti senti molto triste, arrabbiato o ansioso, all’inizio può essere difficile evocare queste sensazioni di calma e sicurezza, ma la cosa importare è provare: l’effetto positivo potrai sentirlo un poco più avanti.

Almeno le prime volte, prenditi 5 o 10 minuti per fare l’esercizio senza alcuna fretta, in un luogo e un momento in cui sei sicuro che non sarai disturbato.


Prenditi un momento per sentire il tuo respiro naturale, se vuoi ad occhi chiusi.

Dopo alcuni cicli di respiro libero, fai 3 respiri profondi. Quindi riprendi a respirare, cercando di rallentare un po’ il ritmo del respiro, soprattutto nell’espirazione.

Immagina di essere in un luogo in cui ti senti totalmente calmo e al sicuro: può essere un luogo immaginario, un luogo reale o una combinazione dei due. Il luogo è esattamente come lo vuoi, è perfetto per darti una sensazione di calma, sicurezza e senso di libertà.

Cosa vedi attorno a te?

Che rumori o suoni senti?

Che profumo avverti?

Quali sensazioni ci sono sul tuo corpo e sulla pelle? Che temperatura percepisci?

Cosa ti piacerebbe fare in questo luogo?

Prenditi un po’ di tempo per mettere a fuoco questo luogo.

L’importante che è tu ti senta sicuro e calmo in esso. È importante che tu ti immagini di vedere, udire, sentire l’odore del tuo luogo sicuro… fino a coinvolgere tutti i sensi.

In questo luogo sicuro, permetti al tuo corpo di rilassarsi. Fai attenzione alla tua espressione facciale; lascia assuma la forma di un leggero sorriso di piacere per il fatto di essere lì.

Questo è il tuo personale luogo sicuro ed è stato creato da te.

Immagina che il luogo stesso è felice del fatto che tu sia lì e te lo fa capire in qualche modo. Prova a sentire come ti fa stare il pensiero che questo luogo sia felice che tu sei lì e che non aspettava nessun altro che te. Nota le tue emozioni quando immagini che questo luogo è felice della tua presenza.

Pensa che puoi ritornare a questo luogo sicuro ogni volta che vuoi o che ne hai bisogno.

Resta ancora qualche momento a goderti questo luogo; alla fine, lentamente, lascia sfumare questa immagine e, quando ti senti pronto, apri gli occhi per tornare al momento presente.

Nota:

Se hai difficoltà a immaginare il luogo, potresti provare per esempio con una bella foresta dove le foglie degli alberi sono mosse dal vento leggero e i raggi del sole illuminano a tratti il terreno, la sensazione del vento che soffia delicatamente sul tuo viso, il fruscio delle foglie sugli alberi, l’odore della foresta e il profumo dolce dell’aria… Oppure il tuo luogo sicuro potrebbe essere uno spazio al chiuso davanti ad un fuoco acceso, dove puoi udire lo scoppiettio dei ciocchi di legna che ardono, sentirne l’odore, e il calore sulla pelle…

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